Museo di San Giovanni

La Sala d'Arte San Giovanni, al centro del borgo di Castiglione d'Orcia, è allestita nell'antico oratorio dell'omonima confraternita di San Giovanni, tra Piazza Il Vecchietta e Piazza Unità Italiana.
Indirizzo Via S. Giovanni, 10, 53023 Castiglione d'Orcia SI, Italia
Orari di apertura Lunedì: Chiuso
Martedì: Chiuso
Mercoledì: Chiuso
Giovedì: Chiuso
Venerdì: Chiuso
Sabato: 10:00-13:00
Domenica: 10:00-13:00
Punti di contatto
Cap 53023
Modalità di accesso
  • Accessibile ai portatori di handicap.
  • Ingresso a pagamento

La Sala d'Arte San Giovanni, al centro del paese di Castiglione d'Orcia, è allestita nell'antico oratorio dell'omonima confraternita di San Giovanni, tra Piazza Il Vecchietta e Piazza Unità Italiana. Essa è nata per volontà dell'Amministrazione Comunale, della Parrocchia dei Santi Stefano e Degna, della Proloco di Castiglione d'Orcia, per riunire e rendere visibili al pubblico i cinque dipinti su tavola eseguiti da importanti artisti senesi del Trecento e del Quattrocento, provenienti dagli edifici di culto di Castiglione d'Orcia (Santi Stefano e Degna, Santa Maria Maddalena, Corpus Domini, San Giovanni Battista) e di Rocca d'Orcia (San Simeone, SanSebastiano, Madonna di Manno), alcuni dei quali esposti per qualche anno nel Museo di Montalcino. Solo il capolavoro giovanile di Pietro Lorenzetti, la Madonna col Bambino, è conservato nella Parrocchia dei Santi Stefano e Degna, l'unico ancora chiamato a svolgere la funzione di immagine devozionale, molto venerata dai fedeli con il titolo di "Madonna delle Grazie". Dopo lunghi anni di attesa e di lavoro, la piccola Sala d'Arte, è stata inaugurata nel 2006. Intorno ai preziosi dipinti su tavola sono stati raccolti vasi sacri e arredi liturgici appartenenti alle chiese e agli oratori delle due Comunità. Tra gli oggetti esposti, accanto ai tradizionali accessori dell'altare, prevalgono suppellettili legate al culto e alle funzioni delle numerose confraternite laicali presenti nel territorio. Costituite da volontari laici, queste erano dedite soprattutto alle opere di misericordia (come ad esempio il seppellimento dei morti, la distribuzione del pane e delle elemosine ai poveri, l'assistenza ai malati) e, quindi, fortemente radicate nella vita sociale dei due borghi. La chiesa della compagnia di San Giovanni Battista, non più officiata da molti anni, è diventata di recente proprietà del Comune. E' stata sottoposta ad un accurato recupero e restauro architettonico, conclusosi con la dotazione di moderni impianti tecnologici (illuminazione, sistema antintrusione, climatizzazione, eliminazione barriere architettoniche), adeguati alle normative vigenti per la sicurezza e la salvaguardia dei beni che ospita. L'allestimento, molto sobrio e ben riuscito, è stato realizzato con pareti in legno naturale di acero, attrezzate per raccogliere dipinti e suppellettili. Altri elementi di supporto in acero con finiture in ferro preossidato completano l'arredo interno. L'illuminazione a fibre ottiche, a luce fredda, con caratteristiche tecniche adatte per la corretta conservazione delle opere d'arte, assicura all'ambiente un'atmosfera intima e suggestiva. Nell'edificio ad aula unica, si conserva il monumentale altare in stucco a finti marmi, con un ricco apparato decorativo, piuttosto manomesso nel tempo (a eccezione delle colonne), con le marmorizzazioni quasi interamente ricostruite in occasione del recente restauro . Tra i dipinti da dover menzionare si segnalano in particolare tre opere di altissima qualità. La graziosa "Madonna col Bambino" riferibile all'attività di Simone Martini e della sua bottega negli anni Venti del Trecento. La "Madonna col Bambino e angeli" di Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta. L'elegante "Madonna col Bambino e angeli" di Giovanni di Paolo.

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